Filippo Turetta teme aggressioni in carcere: prende ansiolitici per riuscire a dormire

Continuano ad arrivare aggiornamenti in merito al drammatico caso di Giulia Cecchettin. Le ultime evoluzioni riguardano l’interrogatorio di Filippo Turetta e l’emergere di nuovi indizi. Al momento Turetta è rinchiuso nel carcere di Verona, nello specifico è sotto stretta sorveglianza nell’infermeria del carcere di Montorio. In queste ore ha avuto nuovi incontri con Giovanni Caruso, il suo nuovo legale. Poi l’udienza con la Gip Benedetta Vitolo di Venezia.

A Turetta sarà concessa la possibilità di vedere i suoi genitori. Secondo la cronaca di queste ore, Turetta in carcere ha consumato crackers e succo di frutta e ha dialogato con Fra’ Alberto, il cappellano del carcere. Pare che per riposare e dormire qualche ora abbia bisogno di ansiolitici.

Proseguono intanto le indagini con gli inquirenti che stanno vagliando nuove piste e nuovi elementi su cui investigare: un fumetto intitolato “Anche i mostri si lavano i denti!” di Jessica Martinello, trovato vicino al corpo, e la scomparsa di una scarpa.

Gli inquirenti sperano che l’interrogatorio di Turetta possa servire a fare passi avanti nelle indagini, anche se l’indagato ha la possibilità di rispondere alle domande o rimanere in silenzio, con l’opzione di una dichiarazione spontanea. Il suo avvocato sta esaminando i documenti presentati dal pubblico ministero Andrea Pieroni. Importante sarà capire se si è trattato di omicidio premeditato. In questo caso ci potrebbe essere la possibilità dell’ergastolo.

Si indaga anche sull’acquisto di nastro isolante usato per avvolgere il corpo e le modalità delle coltellate. Sempre disperso il cellulare di Cecchettin.

Pare che Turetta sia preoccupato per la sua sicurezza in carcere. Il rischio di aggressioni lo ritiene alto. Al momento è ancora in infermeria. A breve potrebbe condividere una cella con un altro detenuto e potrebbe essere trasferito in un reparto protetto.