Ylenia Carrisi, Romina Power non si rassegna: “Non crediamo alla polizia, forse è ancora viva”

“Non è facile affrontare i ricordi del passato. Ho trovato tante cose di Ylenia, sto scoprendo tante cose che avevamo in comune, molto più di quanto pensassi. I suoi scritti, le cose che lei collezionava.” Romina Power rivive il passato alla luce di scoperte sorprendenti, ospite a Verissimo.

LA PERDITA DI UN MODELLO

“Era la mia bussola. Abbiamo avuto un’infanzia particolare e lei era l’unica che capiva quello che avevo passato. Era il mio specchio.” Yari Carrisi parla della sorella come di un punto di riferimento e di una perdita insostituibile.

LE SFUMATURE DELL’INDAGINE

“Io ancora non credo alla polizia e non credo che sia sbadata, troppe ragazze spariscono in quella città e non sanno più cosa fare.” Romina Power esprime dubbi sulla versione ufficiale della polizia, mentre Yari Carrisi si chiede se la verità sulla scomparsa di Ylenia sia mai emersa.

RICORDI E DOLORE: LA VICENDA DI YLENIA CARRISI

Il 6 gennaio 1994, Ylenia Carrisi scomparve a New Orleans, creando un mistero irrisolto. Le indagini puntarono sull’ipotesi del suicidio, ma il corpo non fu mai ritrovato. Romina Power e Yari Carrisi non si arresero mai, cercando risposte oltre la versione ufficiale.

L’AMBIGUITÀ DEL CASO

Nonostante le ipotesi di suicidio e la testimonianza di una guardia di sicurezza, che raccontò di averla vista tuffarsi nel Mississippi, la famiglia Carrisi ha sempre sollevato dubbi sulla veridicità di questi fatti. Nuove piste, tra cui la tossicodipendenza e i racconti di un serial killer, hanno aggiunto ulteriore ambiguità al caso.

LA DICOTOMIA TRA SPERANZA E RASSEGNATIONE

Romina Power conserva la speranza: “Troppe ragazze spariscono in quella città, potrebbe rifarsi viva 30 anni dopo come tante altre situazioni simili.” Al Bano, invece, sembra rassegnato alla versione ufficiale della polizia. La verità sulla scomparsa di Ylenia Carrisi rimane avvolta nell’ambiguità e nel dolore di una famiglia divisa tra la speranza e la realtà.