Filippo Turetta, i genitori rifiutano l’incontro in carcere con il figlio

La procura di Venezia autorizza il colloquio con Filippo Turetta, ma i genitori, Nicola ed Elisabetta, declinano. L’avvocato sottolinea la necessità di un adeguato supporto psicologico.

LA SCELTA DEI GENITORI: RIFIUTO IN CARCERE

Nonostante l’autorizzazione ufficiale, i genitori di Filippo Turetta optano per non incontrare il figlio in carcere dopo le sue ammissioni di colpevolezza. L’avvocato afferma:

“Devono avere un supporto psicologico adeguato.”

FILIPPO TURETTA: LE AMMISSIONI E LA MANCATA RICHIESTA DI PERIZIA

Dopo le dichiarazioni di colpa durante l’interrogatorio, i genitori evitano l’incontro. Turetta dichiara:

“Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto.”

Attualmente, la difesa non chiede perizie psichiatriche, ma emerge l’ipotesi di richiedere l’infermità mentale parziale.

L’IPOTESI DELL’INFERMITÀ MENTALE: RISPOSTA DELLA DIFESA

Il Codice penale specifica il “vizio parziale di mente”, scemando la capacità di intendere o volere. La difesa dei Cecchettin risponde:

“Se Filippo Turetta vuole farsi passare per pazzo, prima dovrà incontrare anche i nostri periti.”

La situazione evolve, con l’incertezza su quando i genitori decideranno di affrontare l’incontro con il figlio, mentre la possibilità di richiesta dell’infermità mentale rimane in sospeso.

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