Filippo Turetta confessa tutto: sono dispiaciuto di aver ucciso Giulia

Il giovane Filippo Turetta, dopo 9 ore di interrogatorio, rompe il silenzio e ammette di aver accoltellato brutalmente la sua ex ragazza Giulia Cecchettin. Le sue parole, impregnate di dolore e disperazione, dipingono un quadro agghiacciante dell’omicidio, rivelando la sua totale devastazione emotiva.

Un epilogo di disperazione: il racconto dell’omicidio di Giulia Cecchettin

La voce tremante di Turetta, intervallata da singhiozzi e lacrime, rivela un giovane nella disperazione più profonda. Le dichiarazioni riportano la brutalità dell’omicidio, con il giovane che confessa di aver inferto ben 25 colpi con un coltello, tra testa e collo, osservando Giulia morire dissanguata. L’ordinanza di custodia cautelare dettaglia ogni colpo inflitto, ma l’autopsia è ancora in corso.

Silenzi, occhi persi nel vuoto e risposte incongruenti

Turetta emerge come un individuo spaventoso durante l’interrogatorio, con silenzi, occhi persi nel vuoto e risposte incongruenti. L’immagine di Giulia che risale in auto, cercando di difendersi mentre viene brutalmente attaccata, aggiunge un livello di orrore. Turetta tappa la bocca di Giulia con un adesivo per nascondere l’orrore che sta perpetrando, evidenziando la freddezza e la crudeltà dell’atto.

“Mi è scattato qualcosa in testa”

Il ricordo dell’ultimo “no” di Giulia e l’esplosione di una furibonda lite emergono durante l’interrogatorio. Turetta confessa che “qualcosa è scattato in testa”, gettando luce sulla brutalità dell’omicidio. Nonostante si dichiari “dispiaciuto e affranto per la tragedia”, è evidente che dovrà affrontare le gravi conseguenze delle sue azioni, secondo quanto previsto dalla legge, che si presume saranno proporzionate al danno inflitto.

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