Anche gli amici sapevano che Turetta aveva comportamenti ‘non normali’: era in lista d’attesa per lo psicologo

In una recente intervista con i giornalisti di Avanti Popolo, la migliore amica di Filippo Turetta ha gettato luce su aspetti inquietanti legati al giovane ora detenuto per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia. Nella trasmissione condotta da Nunzia De Girolamo, la ragazza, il cui volto è rimasto oscurato e la voce camuffata, ha rivelato di aver notato dei “comportamenti non normali” nel ragazzo, attualmente rinchiuso in carcere.

Il tentativo di cercare aiuto di Turetta e la telefonata al centro prenotazioni psicologiche

Il giovane aveva cercato aiuto chiamando il centro unico per le prenotazioni al fine di fissare un appuntamento con uno psicologo. Prima di compiere l’atroce gesto contro la donna che affermava di amare, aveva già avuto cinque incontri con uno psicologo. La telefonata al centro prenotazioni risale a settembre, quando la situazione mentale del ragazzo stava già peggiorando. Il sesto incontro era programmato per il 17 novembre, la stessa data in cui aveva commesso il delitto e si stava dirigendo in Germania a bordo della sua Fiat Grande Punto.

Cambiamenti di psicologi e aspettative economiche

La migliore amica ha rivelato che Turetta aveva cambiato psicologo un paio di volte, inizialmente per motivi economici. Non poteva permettersi il professionista iniziale, quindi aveva effettuato un paio di sedute e successivamente aveva optato per uno gratuito, consigliato da qualcuno vicino alla stazione. Tuttavia, a causa della sua decisione di cercare aiuto autonomamente, senza aiuti finanziari, stava aspettando di essere inserito nelle graduatorie per i servizi pubblici.

Contrapposizione di analisi psichiatriche tra Bruzzone e Zanalda

Il presidente della Società di Psichiatria Forense, Enrico Zanalda, contraddice l’analisi di Roberta Bruzzone, sostenendo che Turetta non presenta un disturbo psicotico, ma piuttosto una “personalità borderline”. Zanalda collega le venti coltellate a un delitto passionale, indicando un forte legame tra l’aggressore e la vittima.

I Test Psichiatrici e le prospettivel Legali

La procedura psichiatrica di Turetta include il test “Rorschach” e il “Minnesota Multiphasic Personality Inventory”, un questionario con quasi 500 domande. Il risultato fornisce profili di personalità in relazione alla storia clinica. Turetta, che frequentava uno psicologo, potrebbe essere costretto a condividere informazioni sulla sua condizione, sollevando il segreto professionale mediante l’intervento del giudice o su sua iniziativa.

Zanalda, analizzando la personalità di Turetta, suggerisce che il rifiuto rappresenti un tratto caratteristico della personalità borderline. Tuttavia, non si avventura oltre, ma suggerisce che chi ha una personalità borderline è incline ai “reati d’impulso”. In merito all’omicidio di Giulia Cecchettin, lo psichiatra suggerisce che la premeditazione del delitto indica una piena consapevolezza e responsabilità.

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