Prova a salvare bimbo intrappolato nell’ascensore, che precipita e muore: condannato operaio

Nel 2015, a Roma, una tragedia ha colpito la stazione della Metro di Furio Camillo, quando un bimbo di 4 anni perse la vita precipitando nell’intercapedine dell’ascensore. La storia si è recentemente sviluppata con la Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 8 mesi di reclusione per omicidio colposo per l’operaio Atac, Flavio Mezzanotte, che aveva cercato di intervenire durante l’incidente.

Cronologia degli eventi:

  • 2015: Un bambino di 4 anni e sua madre rimangono intrappolati in un’ascensore della Metro A di Furio Camillo.
  • Intervento di Flavio Mezzanotte: Sentendo le loro grida d’aiuto, l’operaio Atac si affianca con un altro ascensore e apre il pannello per far passare la madre e il figlio.
  • Tragedia: Il bambino, correndo verso l’uscita, cade nell’intercapedine dell’ascensore, perdendo la vita.

Condanna e motivazioni:

  • Condanna a 8 Mesi: Inizialmente condannato a due anni di reclusione in primo grado, la Corte di Cassazione ha confermato la pena a 8 mesi per omicidio colposo.
  • Motivazioni della Condanna: Il giudice ha ritenuto che l’intervento di Mezzanotte fosse affrettato e non giustificato dall’urgenza dell’incidente.

Perché l’operaio è intervenuto?

  • Assenza di Tecnici: Nessun tecnico di manutenzione aveva risposto alla chiamata di emergenza.
  • Paura di Incidenti: Mezzanotte ha dichiarato che la paura di eventi gravi durante il turno di lavoro lo ha spinto a intervenire.

Prospettiva dell’imputato:

  • Motivazione Umana: Mezzanotte ha affermato di essere intervenuto per la mancanza di aria e le alte temperature nell’ascensore.
  • Situazione della Manutenzione: L’avvocato difensore ha rivelato che la ditta di manutenzione gestiva oltre 600 impianti con solo 10 tecnici.

La tragedia alla Metro di Furio Camillo continua ad essere un caso complesso, evidenziando le difficoltà e le responsabilità in situazioni di emergenza e mettendo in luce le sfide nella gestione della manutenzione degli impianti di trasporto pubblico.

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