Ragazzina denuncia stupro, i fratelli la spingono al suicidio

Una tragica vicenda si è verificata in Calabria, dove quattro persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato del Commissariato di Palmi, con l’ausilio del personale dell’Upgsp della Questura di Reggio Calabria. Al centro di questa storia c’è una giovane vittima di stupro, che invece di ricevere supporto e comprensione dai suoi familiari, ha subito ulteriori vessazioni.

I quattro arrestati, due donne e due uomini, sono familiari della giovane vittima e sono ora posti agli arresti domiciliari. Sono accusati di violenza o minaccia per costringere a commettere reato ed intralcio alla giustizia, reati commessi in concorso tra di loro. Tra gli arrestati figurano il fratello, la sorella e i rispettivi partner della vittima, i quali, evidentemente contrari alla sua decisione di denunciare l’aggressione sessuale, hanno adottato comportamenti estremi.

Invece di offrire sostegno e solidarietà, i familiari della giovane vittima avrebbero vessato la ragazza, giungendo persino a invitarla al suicidio. Hanno cercato di far passare la vittima come incapace di intendere e volere, cercando così di invalidare le sue accuse e intralciare il corretto svolgimento della giustizia.

Questa terribile vicenda pone in evidenza non solo la gravità del reato di stupro, ma anche il difficile contesto in cui alcune vittime si trovano ad affrontare la situazione, persino a livello familiare. Gli arresti domiciliari dei familiari dimostrano l’impegno delle autorità nell’affrontare la situazione e garantire giustizia per la giovane vittima.

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