Uccisa a coltellate a 27 anni: Vanessa era incinta e lascia un bimbo di 4 anni

Un nuovo, doloroso capitolo di femminicidio si è verificato, lasciando dietro di sé una famiglia spezzata e un futuro annientato. Vanessa Ballan, a soli 27 anni e incinta del suo secondo figlio, è stata vittima di un presunto assassino due giorni fa, aggiungendo il suo nome alla lista sempre più lunga di donne colpite da questa violenza insensata.

Vanessa avrebbe compiuto 27 anni tra circa un mese, ma il suo tragico destino è stato segnato da un attacco violento che ha messo fine alla sua vita e alla vita del suo nascituro. Lascia anche un bambino di appena 4 anni, il quale dovrà affrontare il difficile compito di crescere senza la presenza amorevole della madre.

A scatenare la furia del presunto assassino, identificato come Bujar Fandaj, un 41enne kosovaro, sarebbe stata la notizia della gravidanza di Vanessa. La giovane aveva avuto una fugace relazione con Fandaj e lo aveva lasciato alcuni mesi prima. La tragica reazione dell’uomo alla notizia della gravidanza ha portato a un atto violento, segnando la fine della vita di Vanessa e del suo bambino non ancora nato.

Il femminicidio di Vanessa Ballan mette in luce, ancora una volta, l’urgente necessità di affrontare il problema della violenza di genere e di fornire risorse e protezione alle vittime. La società è chiamata a riflettere su come prevenire tali tragiche perdite e a lavorare insieme per creare un ambiente in cui le donne possano sentirsi al sicuro e protette.

Dopo l’omicidio, avvenuto tra le 11,15 e le 11,30, il kosovaro è andato al bar: «Ha parlato con noi di tatuaggi – ha detto una delle bariste al Corriere – poi ha consumato la sua ordinazione. Ha chiacchierato con una cliente per una ventina di minuti, raccontando che si era da poco fatto un tatuaggio sul braccio che riproduce una rosa dei venti e uno nel costato. Diceva che erano riferimenti a storie passate, che avevano a che fare con una ragazza. Dopo è uscito ed è salito su un’auto, una Kia grigia».

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