Conferma ufficiale: Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata nel caso pandori

Dopo settimane di speculazioni e voci di corridoio, la conferma ufficiale è arrivata: Chiara Ferragni è ufficialmente indagata per truffa aggravata in relazione al caso del pandoro Pink Christmas prodotto dall’azienda Balocco. Nell’ambito delle stesse indagini, è finita sotto accusa anche Alessandra Balocco. Il caso, che inizialmente aveva sollevato solo polemiche online, ora assume contorni legali e si prevedono ulteriori sviluppi.

La trama intricata del pandoro Pink Christmas ha portato con sé implicazioni legali significative. La coppia Ferragni-Balocco è ora al centro di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Gli inquirenti stanno procedendo all’acquisizione di prove, e sono attese le convocazioni sia per Chiara Ferragni che per i dirigenti dell’azienda Balocco.

Il reato in questione è la truffa aggravata, e il prossimo passo sarà accertare se ci sono elementi sufficienti per contestare il reato. L’eventuale presentazione di querela da parte dei consumatori entro 90 giorni dall’esplosione del caso potrebbe avere un impatto significativo sulla prosecuzione dell’inchiesta.

Il cuore dell’accusa riguarda la campagna pubblicitaria del pandoro Pink Christmas, che, attraverso messaggi persuasivi, faceva intendere ai consumatori che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla ricerca sull’osteosarcoma e sarcoma di Ewing. L’obiettivo dichiarato era quello di finanziare l’acquisto di attrezzature per l’ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, si è scoperto che la somma promessa era già stata donata, e il contributo dell’azienda Balocco ammontava a soli 50.000 euro, una cifra modesta rispetto agli introiti generati dalla vendita dei pandori Pink Christmas grazie all’influenza di Chiara Ferragni.

La Guardia di Finanza si è recentemente recata a Fossano, sede dell’azienda Balocco, per acquisire documenti e materiale che potrebbero evidenziare eventuali profitti o danni derivanti dall’accordo con l’influencer. Il contratto, siglato nell’11 novembre 2021, è ora al centro dell’attenzione degli inquirenti. A dicembre, l’Antitrust ha già sanzionato entrambe le società coinvolte, infliggendo a Chiara Ferragni e alle due società oltre un milione di euro di multa per pubblicità ingannevole. La vicenda continua a tenere banco, con la possibilità di ulteriori sviluppi giudiziari nei prossimi mesi.

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