Uccide 22enne rapinatore: padrone di casa si fa giustizia da solo

Una tentata rapina a Indianapolis, nell’Indiana, ha avuto esiti tragici quando un 22enne rapinatore è stato ucciso da un colpo di pistola proveniente dalla sua stessa arma, disarmato dal proprietario di casa che stava cercando di derubare. La notizia, sebbene si sia verificata oltreoceano, ha generato un impatto anche in Italia.

La tragedia ha avuto luogo quando Brent Smith, proprietario di un negozio di alimentari, è rientrato a casa dopo una giornata di lavoro. Si è trovato di fronte a un rapinatore di 22 anni, Damon Swinigan, che ha tentato di colpirlo in testa. Rendendosi conto del pericolo, Smith è riuscito a sventare l’aggressione e a disarmare il ladro. Durante la colluttazione che ne è seguita, diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati, con uno di essi che ha tragicamente colpito e ucciso il giovane rapinatore.

Nel corso delle indagini, Brent Smith ha dovuto raccontare alle forze dell’ordine i dettagli dell’accaduto, visibilmente sotto shock e in lacrime. Ha esclamato più volte: “Non aveva senso, amico, non volevo farlo!”. Aggiungendo con confusione: “Non aveva bisogno di derubarmi, io stavo per conto mio. La prima cosa che ho notato è che il ragazzo indossava delle Jordan nuove di zecca. Stai cercando di derubarmi, ma hai delle Jordan nuove di zecca? Io davvero non capisco”.

Smith, dopo essere stato detenuto e interrogato dalla polizia, è stato rilasciato. L’incidente solleva domande etiche e legali sulla legittima difesa e sulla tragicità delle situazioni che possono sorgere in situazioni di tentata rapina. La vicenda resta aperta, mentre la comunità locale riflette sulle implicazioni di questo dramma inatteso.

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