La vicenda di Giovanna Pedretti, ristoratrice di una rinomata pizzeria locale, dopo la pubblicazione di una discussa recensione ha preso una piega drammatica. Il corpo della donna è stato ritrovato domenica 14 gennaio sulle sponde del fiume Lambro. La Procura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, concentrandosi su una recensione alla pizzeria che sembra aver scatenato gli eventi.
Giovanna Pedretti aveva destato l’attenzione pubblica a causa della sua reazione indignata a un post offensivo contro gay e disabili. Tuttavia, la storia ha preso una svolta inattesa, suscitando dubbi sulla dinamica dell’evento. Lorenzo Biagiarelli e Selvaggia Lucarelli hanno sollevato interrogativi sul post che ha portato alla fama la ristoratrice, suggerendo incongruenze tecniche.
Il piccolo ristorante, la Pizzeria Le Vignole, già rinomato in paese, è stato ora chiuso. Nonostante l’iniziale sostegno e gli elogi ricevuti, la ristoratrice è stata oggetto di critiche online, descritta come una presunta ‘truffatrice’ in cerca di celebrità o guadagni economici. La comunità di Sant’Angelo Lodigiano esclude problemi finanziari per la famiglia, ben conosciuta e apprezzata.
La figlia di Giovanna Pedretti, Fiorina D’Avino, ha reagito con rabbia alle critiche, sottolineando il pericolo dell’accanimento sociale. La Procura di Lodi, guidata dal procuratore Maurizio Romanelli, sta cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato al ritrovamento del corpo della ristoratrice. Nonostante la Panda di Giovanna sia stata trovata con tracce di sangue, non sono state formulate ipotesi di reato né individuati indagati. Testimonianze di familiari e amici saranno raccolte per chiarire se Giovanna Pedretti avesse effettivamente motivi per togliersi la vita, come sembra suggerire l’indagine. La figlia Fiorina D’Avino scrive direttamente a Selvaggia Lucarelli: “L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.
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