Una situazione paradossale è emersa a Como lo scorso 30 novembre, quando a un uomo di 40 anni è stata ritirata la patente dopo essere risultato positivo all’alcoltest, nonostante fosse a piedi e non alla guida del proprio veicolo. La vicenda ha destato scalpore e confusione, con il coinvolgimento delle autorità locali e del sistema giudiziario.
L’episodio è stato raccontato attraverso un video su Instagram dal legale dell’uomo, Ivano Chiesa, il quale ha chiarito che il suo cliente, insieme a un amico, si trovava fuori da un ristorante quando gli agenti della polizia locale hanno iniziato a multare la sua auto per divieto di sosta. Nonostante l’uomo fosse a piedi, gli agenti hanno deciso di sottoporlo all’alcoltest, risultando positivo.
Secondo quanto riportato dall’avvocato Chiesa, l’auto del 40enne era ferma e a motore spento al momento dell’incidente. Tuttavia, ciò non ha impedito agli agenti di procedere con la denuncia per “guida in stato di ebbrezza”. Di conseguenza, il legale ha fatto ricorso al Giudice di Pace, sottolineando che per essere denunciata una persona deve essere stata vista guidare o uscire da un veicolo precedentemente in movimento, circostanza non verificatasi nel caso del suo cliente.
Il Giudice di Pace ha accolto il ricorso, ordinando la sospensiva del provvedimento. Tuttavia, le autorità locali si sono opposte a restituire la patente, richiedendo esami clinici che attestassero l’attitudine alla guida dell’uomo. Nonostante le proteste e le minacce di querela da parte del legale, gli agenti hanno insistito nel seguire la “prassi” vigente.
Solo grazie alla determinazione del legale e al supporto di un collega, Gianmaria Fusetti, il 40enne ha riottenuto la sua patente, ma la vicenda è destinata ad approfondimenti. Infatti, il 22 febbraio è prevista un’udienza di discussione per chiarire definitivamente la situazione.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Per restare aggiornato seguici su Google News cliccando su “segui”.