Strage di Erba, Rosa e Olindo ancora in aula per dimostrare la loro innocenza

Oggi ha preso ufficialmente il via la revisione del processo riguardante la strage di Erba, uno dei casi più discussi e famosi della cronaca nera italiana, avvenuta ben 17 anni fa. Olindo Romano e Rosa Bazzi erano stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini, ma ora, diversi elementi portano a riconsiderare la colpevolezza dei due coniugi.

Nella prima udienza tenutasi oggi a Brescia, la difesa dei coniugi Romano ha presentato i nuovi elementi a disposizione. Olindo Romano ha espresso il desiderio di poter tornare a vivere insieme a sua moglie come facevano prima, sottolineando la necessità di un processo sereno e obiettivo.

Prima della revisione del processo, Azouz Marzouk, padre di Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha rilasciato una dichiarazione all’esterno del tribunale di Brescia. Marzouk ha affermato che non è ancora stata fatta giustizia e si è detto emozionato per la possibilità di ottenere una rivincita. Ha cambiato idea sulla colpevolezza di Olindo e Rosa già nel primo anno dopo la strage e ora crede che non sia stata fatta giustizia.

La confessione degli omicidi da parte di Olindo Romano e Rosa Bazzi è stata ritrattata in un secondo momento. In particolare, Romano era stato riconosciuto da Mario Frigerio, unico superstite della strage di Erba. Tuttavia, c’è il sospetto che Frigerio sia stato persuaso a fare quella identificazione, ma questa ipotesi rimane ancora da dimostrare.

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