Muore a 21 anni giovane operaio: il carrello elevatore lo schiaccia non lasciandogli scampo

Venerdì mattina, 28 giugno, a Canicattì, in Sicilia, un giovane operaio di nome Angelo Giardina è tragicamente deceduto a soli 21 anni. L’incidente è avvenuto mentre Angelo stava lavorando nel piazzale di un’azienda produttrice di calcestruzzo, situata nella periferia nord della città. Il giovane è stato travolto e schiacciato da un carrello elevatore che si è ribaltato, probabilmente a causa di un carico eccessivo.

Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza la zona ed estratto Angelo, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La procura ha immediatamente aperto un’indagine per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto, focalizzandosi in particolare sulla posizione lavorativa della vittima e sulle condizioni di sicurezza presenti sul luogo di lavoro. Attualmente, l’intera area dell’incidente è stata posta sotto sequestro dall’ispettorato del lavoro, che sta verificando il rispetto delle normative vigenti.

La notizia della morte di Angelo ha scosso profondamente la comunità di Canicattì. Il segretario provinciale della Cgil, Alfonso Buscemi, ha espresso il suo dolore e la sua indignazione per l’accaduto, sottolineando come questa tragedia rappresenti l’ennesima vittima di una “strage” continua nel mondo del lavoro, con una media di tre morti al giorno in Italia. Buscemi ha richiamato l’attenzione sulla gravità della situazione, affermando che una simile frequenza di incidenti mortali sul lavoro non può essere considerata normale e richiede interventi urgenti per migliorare la sicurezza e le condizioni lavorative.

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