Bambina violentata in una comunità a Bologna: 50enne approfittava del suo ritardo mentale

Un cinquantenne è stato arrestato dai carabinieri di Monzuno, sull’Appennino bolognese, con l’accusa di violenza sessuale aggravata su una minore. L’uomo avrebbe abusato sessualmente di una bambina con leggero ritardo mentale, approfittando della sua vulnerabilità e agendo di nascosto dai genitori e dagli altri ospiti della comunità in cui entrambi risiedevano.

Le indagini sono scattate in seguito a segnalazioni provenienti da alcuni ospiti di una struttura dell’Appennino, dove sia l’indagato che la vittima vivevano in comunità con altre persone, compresi minori accompagnati dai loro genitori.

Secondo la ricostruzione dei fatti, le autorità hanno raccolto testimonianze oculari che suggeriscono che l’uomo abbia sfruttato lo stato di fragilità della bambina per commettere gli abusi sessuali. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bologna ha accolto la richiesta del pubblico ministero di applicare la custodia cautelare in carcere, e i carabinieri hanno proceduto all’arresto dell’indagato, trasferendolo in un istituto penitenziario.

La vicenda mette in luce la necessità di proteggere i minori vulnerabili da situazioni di abuso e sottolinea l’importanza delle indagini e delle azioni legali per perseguire coloro che commettono tali crimini.

Per restare aggiornato seguici su Google News cliccando su “segui”.

Lascia un commento