Chiara Ferragni, celebre imprenditrice digitale di Cuneo, sembra affrontare un periodo di crisi dopo la chiusura dei contratti con importanti brand come Safilo e Coca-Cola. Lo scandalo del pandoro, che ha coinvolto l’influencer, ha avuto ripercussioni sul suo status e sull’immagine pubblica. Con i legali che preparano la difesa in vista dell’udienza in Procura per l’indagine su truffa aggravata, la situazione di Chiara Ferragni sembra diventare sempre più complessa.
La Procura di Milano sta cercando di identificare i primi testimoni per l’interrogatorio, e nel frattempo, le notizie non sono positive per l’influencer. Il sito Not Just Analytics riporta una perdita di 226mila follower su Instagram nel corso del mese, il che potrebbe essere attribuito a presunte “violazioni di impegni contrattuali” da parte di Chiara, scoraggiando Safilo a continuare la collaborazione.
Dopo l’addio di Safilo e la sospensione della campagna promozionale di Coca-Cola, altri brand potrebbero seguire l’esempio. Monnalisa, noto produttore di abbigliamento per bambini, sembra essere il prossimo a valutare la propria posizione. La direttrice creativa Barbara Baertocci ha dichiarato che stanno effettuando delle valutazioni in seguito agli eventi recenti.
Il crollo dell’influencer non si limita solo alla perdita di contratti con i brand; i negozi di Chiara Ferragni sembrano essere colpiti dalla crisi. La fila di persone pronte ad acquistare i prodotti griffati è notevolmente diminuita, e l’opinione pubblica sostiene che l’influencer sia in declino. Altri brand che rappresentavano pilastri del suo business, come Tod’s, Calzedonia, Intimissimi, Morellato, Pantene, Nespresso e Arval Cosmetici, potrebbero presto seguire Safilo e Coca-Cola nell’annunciare la fine della collaborazione.
In questo momento critico, Chiara Ferragni si trova a fronteggiare non solo le conseguenze legali dello scandalo del pandoro ma anche una crisi d’immagine e di business che potrebbe segnare una svolta nella sua carriera.
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